Una giornata particolare ( 2^ parte)

Una giornata particolare ( 2^ parte)

Iniziava l’ultimo giorno di escursioni, dopo la notte movimentata mi aspettavo una giornata intensa, quantomeno emotivamente. Tutt’altro, ci ignorammo con garbo. Arrivò la notte è non sapevo come comportarmi, nella indecisione rimasi immobile, forse troppo, di fatto non accadde nulla. Ritornammo in città il giorno dopo è le nostre vite ripresero il loro cammino. Passarono alcuni giorni mi pavé strano questo silenzio e nonostante ci riflettessi arrivai alla conclusione che non ero il suo tipo. Succede, non si può piacere a tutti. Non ne feci un dramma, in dall’inizio avevo battezzato la vicenda come una semplice opportunità, una esperienza fine a se stessa senza caricarla di significato. Alla mia età si incassato i rifiuti e il mio essere accondiscendente maturava dal quotidiano lento e procedere che mi portava a cercare un momento di visibilità. Passarono le settimane e con grande stupore seppi che Alessio aveva accettato un nuovo incarico e per comodità si trasferivano. Ero dispiaciuto andai a trovarlo e lo beccai intento a fare pacchi con i facchini, fu un arrivederci atipico, ci stringemmo le mani e chiusi la porta dietro. Arrivava l’autunno è un sabato mattino mi chiamò in canonica Don Raffaele, mi fece sedere e iniziò a parlare. Don Raffaele era uno zio acquisito fratello di mio suocero, persona per bene di larghe vedute in linea con la dottrina attuale, per farla breve mi confessò che Alessio si era sognato con lui in merito all’approccio in montana che eraimasto molo preso ma a causa di questa situazione aveva preferito allontanarsi. Rimasi di stucco. Non potevo me ire se ne sarebbe accorto, non avrebbe avuto senso giustificarmi, rimasi in silenzio e don Raffaele esordì esortandomi alla riflessione. Succede di cadere in tentazione siamo umani, una cosa però lo portava ad affrontare la questione il fatto che Alessio avesse svuotato il sacco, specie mi consolava don Raffaele le persone nella confessione, anche se si trattava di sfogo, cercano i buttare fuori di se le colpe facendole icaderevsu vittime inare. Fu il io caso, mio zio apprezzava il estosilezio e il faro con cui ascoltavo perché era sintomatico di una persona posata, ma queste esplosiiodi sensi possono ledere la famiglia, per questo mi consigliò uno stretto riserbo, nonostante caldeggiasse un parere di mio suocero. Mi opposi ma servì a poco, nonostante non capissi il perché di questa ingerenza dovetti accettare questa presa d’atto. Feci un ilancio fulmineo, ero caduto dalla padella alla brace,io volevo rendere la vicenda priva di siificato, non capivo perché cercare conforto da suocero al finché l’opinione comune in sospettasse nulla. Lessi nel viso del prete un uizzo di sadico piacere, lo stesso guizzo che si prova nel torturare le persone. Mi alzai pronto a scendere in strada e dimenticare la vicenda mentre nel corso delle scale una mano leggera sfiorò il culo, non arrabbiarti hai fatto quello che avrebbe fatto chiunque. Preso dal l’imbarazzo non i ero accorto che il prete stava in tuta e che aveva abbondantemente ravanato i piani bassi. Non ci feci caso anche se lo notai e mi diressi verso casa dove mi aspettava suocero. Mi rimase in mente solo il pacco del rete che era stato sollecitato più volte e che mostrava un discreto arnese…

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One thought on “Una giornata particolare ( 2^ parte)

  1. Enea

    Ciao a tutt*, sono l’autore del racconto. Erroneamente è stato caricato un file incompleto con evidenti errori di battitura. Sarà mia cura aggiornare il tutto al più presto. Grazie

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