Prendilo con foga, fallo tuo

Prendilo con foga, fallo tuo

Sono francesco.
Ho deciso di vivere la mia sessualità liberamente l’anno scorso a 20 anni.
È un anno che non mi nascondo.
E ieri notte per la prima volta ero la puttana di una orgia di maschi.
Riesco ancora a sentire le mani, il corpo, il cazzo di tutti quegli uomini su di me, che entrano ed escono come se fossi un oggetto, mi sfondano e mi riprendono con desiderio.

Tutto è iniziato un mese fa.
Ho un collega all’università, un bel ragazzo non dichiarato , ma io sotto sotto, sentivo che gli piacesse rompere dei culetti. Ho iniziato parlando Delle lezioni, siamo passati a studiare insieme in biblioteca, e tra un discorso è l’altro gli ho chiesto se avesse mai fottuto un ragazzo: “ancora no”. Mi ha risposto -“ma ho intenzione di trovare una fighetta da fottere insieme alla mia squadra di pallavolo”.
La sua risposta mi ha spiazzato. “Non fare quella faccia. La mia squadra è tutta sana, facciamo controllo periodici e ci piace fare cose assieme. Siamo gente aperta e vogliamo provare questa esperienza. Quindi cerchiamo un bel frocetto da dominare a turno, riempirlo di sborra e mandarlo a casa”.
Quelle parole mi eccita tono. Sentivo il cazzo gonfiarsi sotto i pantaloni, ma la mia testa mi diceva di no, non sapevo chi fossero, se fossero realmente sani e se avessi saputo gestire tutta quella gente.
Ma d’improvviso dissi “allora lo hai trovato. Quando si fa”.
Scherzando e non prendendosi troppo sul serio quel giorno è arrivato, ieri.

Nei giorni passati, ho avuto modo di spompinare Andrea, cioè il mio collega, e mi sono fatto raccontare un po’ della sua squadra. Ma trovarmeli davanti tutti insieme era completamente diverso.
Eravamo imbarazzati, abbastanza inibiti all’inizio ma per fortuna qualcuno aveva portato qualcosa da bere. Così iniziammo a bevicchiare, raccontarci qualcosa tutti in soggiorno, e quando la situazione sembrava più sciolta tutto ebbe inizio.
Erano 9 ragazzi. Due biondi, il resto morì, e poi uno dai capelli rossi. Mi faceva impazzire, volevo vedere il suo cazzo circondato dai peli rossi, e volevo sentirne il sapore. Fu lui che per primo si alzò si fece spazio accanto a me mi tolse la maglietta e inizio a baciarmi. Baciava bene mordicchiano le labbra. Io abbastanza disinibito decisi di sedermi su di lui e iniziai a baciarlo sbottonando i suoi pantaloni. Subito due ragazzi si misero allimpiedi accanto la mia faccia, e uscirono i cazzo già turgidi pronti per essere scalpellati. Ne presi uno in bocca guardando il ragazzo negli occhi dal basso. Sentivo la voglia salire in me, il mio essere animale venire fuori e godere di tutti quei cazzi. Volevo essere una cagna penetrata da tutte quelle verghe.
Il ragazzo dai capelli rossi si libero, mi posizioni a pecora dopo avermi tolto i pantaloni e inizio a schiaffeggiato il culo dicendo che avevo un bel buchetto da puttana. Poi tirò fuori il cazzo è senza esitazione mi penetrò senza bagnarmi. Sentii dolore, sentivo il cazzo sfregare senza scorrere liberamente, così mi alzai lo presi in bocca mi distesi con le cosce in aria e dissi ” adesso sfondami”.
Sorrisero tutti, sentivo la libidine generale salire, erano tutti dei maiali in calore , vogliosi di spaccarmi il culo. I ragazzi a turno sbattevano il loro cazzo sulla mia bocca e a turno si cambiavano per sfondarmi il culo.
Un ragazzo si avvicinò alla mia bocca , mi sputò sulle labbra , le Lecco e dopo averci ficcato dentro il suo piselli durò disse “prendilo con foga, fallo tuo”. Peccato, ingoiavo cazzi, palle, guardando tutti negli occhi, facendo gemiti da puttana, e toccando addominali, palle , glutei tutto quello che era attorno a me.
Mi hanno sfondato ripetutamente.
Sentivo il buco largo aprirsi e chiudersi come una voragine insaziabile. Voleva cazzi bramava piselli.
Ad un certo punto uno dei ragazzi buondì mi prese di peso e mi fece sedere sul suo cazzo invitandomi a distendermi sul suo petto, è un altro si piantò difronte a me allargandomi le cosce. Volevano penetrarmi in due.
Non opposi resistenza. Stavo lì a chiedere di essere penetrato, si lo volevo, volevo essere sfondato , aperto in due da quei cazzoni.
È stato doloroso all’inizio, ma appena iniziarono a prendere ritmo è stato meraviglioso. Sentivo il sudore dei loro colpi il loro fiato addosso, ansimavano come animali e mi possedevano, fino a sborrarmi dentro.
A quel punto mi sono messo in ginocchio al centro, e loro tutti attorno in attesa della loro sborra. Volevo ingoiarla tutta. Sentirla tutta dentro. Avevano sapori diversi ma tutti buoni. Era eccitante. Prendevo cazzi in mano e poi in bocca poi in mano e ne entravo un’altro fino in gola per sentire quella sbotta calda. Fiotti che mi riempivano la gola e le labbra.

Mi eccita solo pensare a quello che ho vissuto.
Voglio rifarlo.

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