Manolo e Ramos

Manolo e Ramos

Finalmente la scuola era finita, promosso con buoni voti così i miei mi avevano dei soldi per comprarmi qualcosa, avevo 16 anni un corpo efebo, non ero ne maschio ne femmina, ero in mezzo, sui mezzi pubblici ero già stato soggetto di avances più o meno pesanti ma non mi era dispiaciuto.
Quel giorno ero in una grande via commerciale ma non vedevo nulla di particolare per cui proseguii e andai nella via che proseguiva quella precedente, qui c’erano negozi più particolari, abiti e intimi molto sexy, provocanti femminili ma non volevo proprio quelli, cercavo delle cose sexy che andavano bene per entrambi i sessi, proseguii per la mia strafa e finalmente trovai quello che faceva per me, stetti fuori per vedere meglio poi entrai e comprai dei perizomi di pelle nera magliette a rete nera e un paio di calzoni unisex, uscii felice e non mi accorsi che fuori c’erano su un’auto due sudamericani che mi avevano visto entrare e avevano capito la mia tendenza omosessuale, feci solo qualche passo poi fui raggiunto da uno di questi che mi fermò
“Ciao io sono Manolo ho visto che sei entrato in quel negozio, lì vendono roba molto sexy, provocante ma sono per trans o ragazzi gay, tu sei gay allora?”
“Si sono gay quindi?”
“Nulla volevo farti vedere anche un negozio uguale ma è di una mia cara amica, ti interessa?”
“A saperlo prima si, ora sono senza soldi”
“Andiamo ugualmente se vedi qualcosa che ti piace lo dici, lo teniamo e la prossima volta vieni e lo compri”
Ero giovane e innocente quindi accettai, salii sulla macchina dietro e vidi che l’altro si era messo dietro con me partimmo e quello dietro mise un braccio dietro di me, mi tirò a sè con forza e mi diede un bacio sulla bocca, il braccio mi strinse verso di lui e continuò a baciarmi io cominciai a preoccuparmi, cercai di liberarmi ma ero come in una morsa, quello al mio fianco continuava a baciarmi con baci sempre più caldi, focosi poi tenendomi sempre stretto a lui cominciò a leccarmi orecchie e collo lasciandomi sopra molta saliva come a marchiarmi e fù la mia resa, piano piano un senso di languidezza si impadronì di me facendo sparire ogni mia resistenza e difatti poco dopo cedetti e mi lasciai fare, arrivammo in un cortile malandato, quello che era con me mi prese in braccio e mi portò nel retro della bottega, qui c’erano veramente tanti bei vestiti provocanti sexy, mi depositarono su un lettino, io ormai non avevo più reazione, la cura continuò anche dentro ma quì mi spogliarono completamente poi Manolo mi fece mettere un perizoma rosa come pure le calze autoreggenti a rete
“Guardati come stai bene en femme, magari vestita completamente diventeresti una bomba sensuale, se ti lasci fare ti facciamo un regalo”
Manolo si era abbassato il calone e la mutandina, il suo cazzo svettò imperioso, puntò il suo uccello al mio culo, spinse e mi penetrò completamente, rimase fermo poi cominciò a scoparmi lentamente, io non mi ribellavo più e anzi cominciai subito a gemere di piacere
“Ohhhhh mmmmmmmm”
“Ti piace ragazzo farti scopare”
“Ohhhh siii siiii mi piace”
“Allora ti scopo prima io e poi il mio amico, contento?”
“Si si scopatemi entrambi vi prego mi piace siiii scopatemi vi prego scopatemi”
“Certo tesoro che ti scopiamo e ti sborreremo entrambi dentro il tuo culetto”
“Siii siii tutto dentro dentro”
“Ohhh ma che culo capiente hai, chissà quanti ne hai presi troietta”
“Ho cominciato che avevo 12 anni”
“Sei proprio una dolce troietta allora”
” Si sono una puttana in calore”
“Sborrooooo sborrooooo siiiii”
£Dai entra te adesso Ramos che è ancora caldo il ragazzino”
“Siii siii scopami anche tu Ramos scopa la troietta scopami anche tu”
“Sei una stupenda creatura da letto, tu sei nato per dare piacere”
“Si dai scopami scopami scopamiiiii”
“No ti sborro dentro ragazzo sborroooooooo”
Alla fine mi abbracciarono e ci baciammo, mi regalarono le calze ed il perizoma mi portarono alla metro e ci scambiammo i cellulari, era nata una amicizia molto erotica.

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