Il treno di notte.

Il treno di notte.

Mi chiamo Michele sono un ragazzo di 18 anni, bella presenza e fino alla settimana fa non sapevo di amare gli uomini.
Era sabato e come al solito sono andato a trovare la mia ragazza a Milano, erano le 11 di sera quando dopo aver fatto l’amore con la mia ragazza mi affrettai verso la stazione per prendere il treno di mezzanotte. Preso il biglietto mi incamminai verso il treno, era quasi vuoto quindi mi accomodai in un sconpartimento vuoto. Il treno si mise in movimento quando la porta dello scompartimento si apri ed entro un’uomo e si sedette difonte a me. Ad un certo punto mi accorsi che lui mi fissava con lo sguardo mentre si faceva scivolare sull’orlo del sedile, il mio sguardo si fermó sui pantaloni grigi dove un rigonfio sistendeva fino alla cintura, qualunque cosa facevo non riuscivo a togliere il mio sguardo da quel rigonfio che diventó abbastanza grosso. Eravamo uscito da Milano quando lui si alzó e chiuse le tendine e ritornó verso il suo posto, ma si fermó davanti a me, lo vuoi vedere mi disse, senza aspettare la risposta aprí i pantaloni mettendo in mostra il suo cazzo duro, la cappella luccicava talmente era tesa, non avevo mai visto il cazzo di un’altro uomo e quando mi chiese di fargli un pompino non rifiutai, lo presi in bocca e lo succhiai, lo leccai , lui prese la mia testa tra le sue mani e lo pompava in bocca. Ad un certo punto si apri la porta, era il conduttore che si scusó e richiuse la porta. Non duró molto che mi sborró in gola facendomi ingoiare la sua sborra, era gustosa, per la prima volta ingoiai tutto il suo sperma fino all’ultima goccia. Il suo cazzo era ancora duro, mi fece alzare e mi sbottonó i pantaloni dicendomi che mi voleva fare il culo. Ero cosi eccitato che lo feci fare cosa voleva, mi girai appoggiandomi con le mani sul sedile con il culo all’aria, lui mi bagnó il buco con la saliva dopo di che cominció a spingere la cappella nel mio culo, mi entró dentro lo sentivo allargarmi il culo finché tutto era in me. Fece scendere ancora un pó di saliva sul mio culo e poi cominció a battermelo dentro con colpi forti, anche il mio cazzo era diventato duro e vedevo uscire del liquido dalla mia cappella. Ad un certo punto si apri la porta ed entró il conduttore, richiuse la porta e si abbassó i pantaloni portando il suo cazzo duro davanti alla mia bocca, dai succhiamelo mi disse spingendomelo in bocca, era cosi eccitante essere inculato mentre facevo un pompino,. Il conduttore venne molto veloce facendomi ingoiare la sua sborra. Dopo di che si inginocchio davanti a me e prese il mio cazzo, mmm anche tu hai un bel cazzo, lo prese in bocca, godevo molto di piú che con la mia ragazza. Il mio amico nel culo mi stava sborrando dentro, almeno mi sembrava di sentire gli spruzzi innaffiarmi il culo. Con i cazzi molli ci sedemmo sulle sedie, il conduttore mi chiese dove andavo Tortona gli risposi, a quel punto prese un pezzo di carta e schrisse il suo indirizzo, vieni a trovarmi mi disse, voglio farti il culo e se vuoi puoi chiarvarti mia moglie,aggiunse mentre mi metteva in mano quel pezzo di carta.
A quel punto intravvenne l’altro uomo chiedengli se anche a lui piaceva vedere sua moglie scopare con altri, ma lui rispose che non era mai a casa se la moglie riceveva uomini, aggiunse che loro abitano vicino ad una caserma di soldati e sua moglie fa la puttana a pagamento, riceveva tra 10 e 20 soldati per giorno.
A quel punto prese il portafoglio e ne tiró fuori una foto di sua moglie, era una bella donna, formosa un bel viso con capelli scuri, Bella donna risposi io mentre l’altro uomo mostró anche la foto di sua moglie, lei era bionda, ma anche attraente, dopo di che il conduttore mi mostró una foto di sua moglie tutta nuda, mamma mia dissi escamando come bella e che bella figa pelosa che ha, se vieni te la faccio chiavare. io risposi che ci sarei venuto. Il conduttore se né ando chiedendomi di telefonargli quando volevo andare da lui. il mio amico vicino a me mi fece segno che aveva di nuovo il cazzo duro e che mi voleva inculare ancora una volta, infatti mi abbassai i pantaloni e mi girai in una botta me lo infiló nel culo, poi con botte profonde e forti mi incuó. Il treno cominció a rallentare e lui mi sborró per la seconda volta nel culo. Ci salutammo, lui non lo vidi piú, ma il conduttore si, mentre io scopavo sua moglie lui mi iculava. doppio godimento, vado spesso a trovarli.

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