18 anni 5parte

18 anni 5parte

Da quel giorno cominciai a diventare la femmina di Carlos, appena si avvicinava l’ora mi veniva una frenesia in tutto il corpo, mi saliva il desiderio irrefrenabile di appartenergli e quando suonava ero pronta ad essere sua, ero già calda per prendere il suo uccello e sentirlo godere dentro di me, quando entrava mi abbracciava e ci baciavamo poi lo portavo sul mio letto e diventavo la sua troia, il suo cazzo mi penetrava ormai facilmente, ero sua e lui era felice di questo, mi scopava in tre a volte 4 posizioni diverse ma la sua preferita era alla pecorina ed ero felice di accontentarlo e prepararmi per la sua sborrata in quella posizione, ogni volta mi faceva un piccolo regalo ed io nascondevo il regalo frà le mie cose più intime.
Un giorno venne e appena dentro casa mia mi fece vedere il regalo, era un abito femminile molto eccitante rosso, dentro aveva già fissate delle finte tette di silicone della 4 misura, io avevo fatto diventare lunghi i miei capelli così lo indossai e presi le scarpe di mia madre con tacco da 8cm. ero diventato bravo a portarle, così cominciai a camminare vicino a lui sorridente e felice e ogni volta che gli ero più vicina gli dicevo
” Eccomi ti piaccio? sono pronta per te, non ti piaccio en femme? sùùùù dai sono calda vogliosa oggi mi sento tanto troia per te”
“Lui fece uno scatto mi prese per i fianchi e mi spinse a letto poi lui mi venne davanti, mi alzò il vestito, scostò ul perizoma rosa e mi penetrò con un colpo solo iniziando subito una cavalcata infernale che in breve mi mandò in un delirio dei sensi
“Ahhhhh siii siiii Amore scopami, scopami sono tua, tu amo Carlos ti amo”
“Io è già un pò che ti amo dal primo giorno che sono entrato in casa tua”
“Allora ti prego scopami riempimi del tuo godimento, ingravidami, voglio sentirti godere dentro di me mio signore scopami all’infinito”
“Sai non potrei più fare a meno di te Ivano, mi sei entrata nel sangue, domani e domenica non lavoro perchè non vieni a trovarmi?”
“Siiiii siiiii così potrò essere la tua femmina, dopo ci scambiamo i cellulari così ti avviso quando vengo”
“Sii giusto, in casa mia potremo stare più tranquilli, ti potrò scopare con più calma e potrò truccarti e vestirti in modo estremamente provocante”
“Allora da ora in poi faremo così in settimana mi scoperai a casa mia nel fine settimana verrò da te”
Per 4 mesi non saltammo un giorno ormai mi sentivo completamente sua, lui era il mio uomo, il mio signore, lo amavo.
Un sabato pomeriggio telefono a Carlos
“Ciao Ivano stai venendo?”
“Si Carlos”
“Ti aspetto voglio presentarti una mia parente, le ho parlato di te e vuole conoscerti”
“Arrivai a casa di Carlos lui mi abbracciò subito e ci scambiammo un lungo bacio poi entrai e rimasi paralizzato, seduta su una sedia con un bicchiere in mano c’era Claudia

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