la cugina di mia moglie

la cugina di mia moglie

Antonella la cugina di mia moglie

Questa storia risale a cinque anni fa, mi chiamo Domenico ma mi
chiamano Mimmo all’epoca degli avvenimenti avevo 52 anni e una forte
carica sessuale, mi sono sposato molto giovane con Grazia e stata amore
subito, passavamo intere giornate a fare sesso eravamo giovani e senza
esperienze ma presto avevamo già fatto tutto si e rilevata subito molto
curiosa e aperta sul sesso, nel giro di qualche mese avevamo già fatto sesso
orale anale non ha mai rifiutato nuove esperienze ci siamo aiutati con vari
oggetti pur di soddisfarci, di comune accordo abbiamo fatto scambio di
coppia con degli amici, abbiamo fatto esso anche in tre, sia con un altro
uomo o con un’altra donna ne abbiamo tratto il massimo del piacere, ci
sentiamo molto liberi in seguito abbiamo avuto storie anche separati
salvo poi confidarci dopo averlo fatto.
Il mio lavoro mi porta spesso fuori casa per lunghi periodi, e mia moglie
ha cominciato a tradirmi spudoratamente con chiunque ci provava, e
quello che era peggio non tentava nemmeno di nasconderlo, va bene che
ero molto aperto ma questo era troppo anche per me, un conto era farlo di
comune accordo un’altra era diventare lo zimbello del paese.
E cosi che il mio matrimonio e finito ci siamo separati qualche anno dopo
anche se abbiamo mantenuto dei buoni rapporti, la nostra separazione e
stata consensuale senza liti tutelando al massimo i ragazzi per quanto
ho potuto, sono sempre presente anche se vivono con la madre e il nuovo
compagno, dopo la separazione per mia scelta sono rimasto solo, non per
questo ho rinunciato al sesso anzi grazie alla ritrovata libertà ne prendo
più di prima, ma al mattino ogni uno a casa sua.
Vivo quasi sempre in albergo ma ho anche casa a Genova grazie al fatto di
guadagnare bene mi posso permettere che una cara amica quando può mi
tiene pulita e in ordine la casa, ovviamente dietro compenso.
Qualche tempo fa l’azienda per cui lavoro vince un grosso appalto con una
società di Napoli, vengo convocato in sede, la titolare mi comunicano che
sarei dovuto andare a Napoli per un periodo non inferiore ai tre anni come
capo commessa per organizzare e gestire il lavoro mi da carta bianca in
tutto accetto e parto.
La prima cosa che faccio come al solito prendo contatto con l’azienda
committente vado e parlo con il responsabile mi spiega le loro necessita,
poi chiama un suo collaboratore che ci seguirà, mi trovo davanti un cugino
della mia ex che ormai erano anni che non incontravo più, con la famiglia
della ex ho sempre avuto ottimi rapporti e grande il piacere di rivederlo,
dal momento che il responsabile ci lascia soli prendiamo a parlare di noi
delle famiglie sapevo che Alfonso era sposato con due figlie gemelle, il resto
stavano tutti bene vengo a sapere che Antonella l’ultima delle sue sorelle e
rimasta vedova, suo marito e morto all’età di 42 anni per problemi ai reni
conoscevo Vito da ragazzo sapevo anche che ha due figli, poi Alfonso mi
invita a casa sua per cena, l’invito mi fa piacere e accetto con entusiasmo.
Nei giorni a seguire mi attrezzo con l’aiuto di Alfonso a reperire tutto cio
che mi serve per cominciare il lavoro, cerco il personale e mi rivolgo ai
colleghi in azienda per segnalarmi eventuali persone di loro conoscenza e
affidabilità, per gli automezzi ci pensa il nostro ufficio come pure per i
materiali come pure per le attrezzature, l’azienda che ci ospita mette a
nostra disposizione alcuni locali con entrata separata, attrezzo un ufficio
per il disbrigo delle pratiche cartacee e per il personale ho bisogno di una
o due ragazze per l’ufficio e ne parlo con Alfonso, subito mi propone sua
sorella Antonella aggiungendomi, sai non lavora e solo con quel poco di
pensione e duro per lei, noi l’aiutiamo come possiamo, ha già fatto un
lavoro di ufficio poi ci sono io che la posso aiutare e insegnarle ad operare
sul nostro sistema, va bene per te.
Certo falla venire da me appena può.
Alfonso mi dice, ho un’idea ora la chiamo, al termine della telefonata, mi
chiede hai impegni per stasera?
No perché.
Se ti fa piacere stasera andiamo da mamma a cena Antonella si farà
trovare la, cosi saluterai anche papa e mamma.
Allora chiama tua mamma e dille se mi prepara quella meravigliosa pasta
e fagioli che solo lei sa fare, buona cosi non l’ho mai mangiata da nessuno.
All’ora di cena mi presento con dei buonissimi dolci napoletani, saluto
cordialmente Maria e suo marito poi Antonella, sono abbagliato da tanta
bellezza, la classica bella donna meridionale capelli neri seno grande in
carne senza essere grassa occhi profondi marroni, nello stringerla per
salutarla sento il contatto di due seni ancora duri, poi le dico: pero ho
lasciato una ragazzina tanti anni fa ora mi ritrovo una stupenda donna.
Mi risponde grazie sei sempre gentile.
Conversiamo e parliamo di tutto, mi chiedono di me dei ragazzi della mia
ex rispondo a tutte le loro domande, poi con Antonella e Alfonso parliamo
di lavoro isolandoci dal resto dei presenti, alla fine sono d’accordo con lei
che ci saremmo rivisti il lunedì in ufficio.
Durante il fine settimana mi fermo a Napoli e ne approfitto per andare a
salutare le mie cugine, inutile dire che mi obbligano a fermarmi da loro
a pranzo e cena.
Il lunedì mattina Antonella si presenta puntuale, a vederla e uno schianto
nel suo completo giacca e gonna con camicetta bianca la scruto come a
volerla spogliare sono affascinato, le mostro tutto quello che c’è da vedere,
poi arriva suo fratello a insegnarle ad operare sul sistema e brava e ci
mette molto impegno, nei giorni a seguire e presente a tutti i colloqui che
faccio per il personale una volta soli chiedo le sue impressioni e noto con
piacere che e molto attenta alle sfumature, dopo 15 giorni siamo operativi
e dopo altri 15 cominciano ad arrivare i risultati ne sono contento a parte
qualche problemino facilmente risorto il lavoro va benissimo.
Dopo tre mesi siamo in anticipo sulla scadenza per fine anno il mio capo
durante una delle sue visite mi promette un grosso premio per Natale se
non ci sono ritardi nelle consegne, con Antonella sono in confidenza
cominciamo a parlare anche di noi, mi piace come si comporta con gli
uomini che lavorano per noi, massimo rispetto ma non concede nessuna
confidenza e non permette che la chiamino per nome, pretende di essere
chiamata signora, una volta ha una discussione con uno dei lavoratori
subito intervengo in sua difesa.
Durante uno dei lunghi pomeriggi da soli, parlavamo del più e del meno in
generale quando lei mi chiede; posso farti una domanda e subito aggiunge
e molto personale.
Certo dimmi pure.
Perché non hai una compagna da quando ti sei separato non pensi di
rifarti una famiglia, lo so non sono fatti miei se non vuoi non rispondere
Antonella voglio risponderti, primo non ho ancora trovato una donna che
mi faccia girare la testa, secondo a me le donne piacciono e molto anche,
ma dopo l’esperienza con tua cugina ci vado con i piedi di piombo ma non
escludo che può succedere, ma visto la domanda posso chiedere a te perché
dopo la morte di Vito sei ancora libera eppure penso che avrai la fila
dietro, ecco vedi una come te la sposerei subito.
Ma non fare lo scemo chi vuoi che mi prenda a 45 anni e con due figli,
certo proposte ne ho avute ma miravano solo a quello, ma sai non vedo un
un vero uomo un maschio sembrano tutti delle mezze seghe.
Be non buttarti via adesso se solo avessi 15 anni di meno.
Cosa faresti ci proveresti.
Si Anto con te ci proverei ma non posso lo sai.
Perché non puoi cosa c’è che ti frena, se vuoi provaci lascia che sia io a
decidere, vediamo se riesci a farmi cambiare idea.
Non so se ne sono più capace non sono più un ragazzino.
Piantala non e difficile provaci e se non va pazienza, siamo sempre amici.
Antonella posso essere sincero con te.
Non chiedo di più la sincerità sopratutto sempre e comunque, dimmi.
Tu mi piaci, dio solo sa quanto mi piaci ma ho paura, ho paura tu sei cosi
giovane, cosi bella, cosa può succedere tra 15 anni, ti vedi andare in giro
con uno più vecchio di te, e i tuoi ragazzi come la prenderanno.
Io credo che tu stai correndo un po troppo, mi piaci come uomo ma non
sono innamorata e non sono nemmeno il tipo che va a letto solo per farlo,
io voglio di più, voglio sentirmi amata, coccolata, e poi ogni cosa a suo
tempo non credi, dai adesso lavoriamo sono già arretrata con il lavoro.
Da quel giorno cerco in tutti i modi di piacergli uso tutte le attenzioni
possibili piccole cose, ma vedo che fanno effetto su di lei, e quasi un anno
che lavoriamo fianco a fianco, divido con lei tutto premi compresi un
giovedì sera, prima di andar via mi chiede, sabato vai a casa.
No Antonella pensavo di andare dalle mie cugine.
Allora resti a Napoli.
Si resto perché lo chiedi?
Sabato sera sono sola, i ragazzi vanno ad un concerto a Roma e si fermano
a dormire a casa di amici, pensavo di prepararti io la cena, cosi ci
facciamo compagnia, ma se hai altri impegni sarà per un’altra volta.
La blocco, Antonella non ho impegni se non stare con te.
Non ti montare la testa non pensare a cose strane.
Senti facciamo cosi, vengo a prenderti nel primo pomeriggio, facciamo un
giro in città, beviamo qualcosa, per cena possiamo andare a mangiare sul
lungomare, poi scegli tu possiamo continuare a fare due passi, ho tornare a
casa tua se vuoi mi fai un caffè, altrimenti ti lascio e vado a dormire.
Vedi che le buone idee c’è l’hai quando vuoi, pero non diciamo niente a
nessuno d’accordo ora devo andare.
La giro, la stringo le do un bacio in fronte e le dico vai ora.
Il venerdì passa come un lampo solo al momento di andar via mi chiede,
va bene per le quattro domani pomeriggio?
Si certo, quando sarò sotto casa tua ti do uno squillo ok.
Ok a domani si allunga e mi da un bacio leggero sulle labbra.
Alle 4 puntuale sono sotto casa sua con delle rose e una scatola di
cioccolatini per lei, so che gli piacciono, e già da qualche mese che non
mancano mai dalla sua scrivania, insieme a fiori sempre freschi, le faccio
uno squillo e subito mi risponde, sali ho bisogno ancora di dieci minuti.
Salgo trovo la porta aperta, quando sente la chiusura, mi dice accomodati
prenditi da bere se vuoi arrivo subito.
Guardo distrattamente la TV accesa, poi arriva, dio com’è bella, resto
imbambolato a guardarla, si avvicina prende i fiori li odora, sono per me
non aspetta la risposta si avvicina e ci baciamo e un bacio di passione
lungo, mi sorride mi dice come sto?
Anto sei una favola e lo penso davvero, con il suo vestito nero con una
leggera scollatura e uno spacco sulla coscia le scarpe con poco tacco
truccata alla perfezione.
Mi prendi in giro, non serve adularmi, lo so che sono bella, andiamo.
In macchina e un fiume in piena, mi dice lo sai che sono 5 anni che non
uscivo con un uomo, mi sento bene con te, mi sento sicura, forse devo
rivedere i miei progetti.
Ha si e quali sono posso conoscerli anch’io.
A suo tempo abbi fede se non fai scemenze e rovini tutto.
Non e mia intenzione, lo sai che da quando ho cominciato a pensare a te
non sono andato a letto con nessuna.
Si e io ci dovrei credere, chi sa quando sei a Genova cosa combini.
Anto se ho un pregio quello e la sincerità non riesco a mentire alle persone
a cui tengo, questo e stato uno dei motivi per cui mi sono separato da tua
cugina, era falsa e ipocrita anche quando non era necessario.
Siamo arrivati parcheggio, scendiamo si mette sotto il mio braccio, e
riprendiamo a parlare dove ci eravamo interrotti.
Mi chiede ti va di parlarne, mi piacerebbe sapere,
Anto non ora che sono con te, sono ricordi brutti, ma una cosa voglio che
tu la sappia il matrimonio non e finito per colpa mia, e stata lei giorno
dopo giorno con le sue menzogne, con le sue bugie, credimi e stata una
tortura, e separarmi dai ragazzi mentendo loro sul perché e stato ancora
più duro, ma ti prometto che tu saprai tutto di dirò ogni cosa, se tra noi
nasce qualcosa niente può oscurarlo, te lo assicuro.
Non commenta, ma si stringe ancora di più, mi sento un ragazzino alla
prima cotta e sono impreparato, sono anni che uso le donne.
Il resto della serata e un piacere stare ad ascoltarla, e curiosa di tutto
attenta a tutto, facile alla risata mangia poco ma assaggia tutto non beve se
non un bicchiere giusto per far contento me, mi parla di lei, dei figli, dei
sacrifici dopo la morte di Vito anche se la sua famiglia gli e stato molto
vicino, ancora fino a quando non ha cominciato a lavorare l’hanno
aiutata, ora mi dice grazie al lavoro, ai soldi che guadagno non ha più
bisogno di niente, alla fine mi dice grazie a te sto vivendo un momento
magico, mi sento soddisfatta mi sento felice.
Finito di mangiare pago il conto, ci fermiamo ancora un po a parlare, poi
mi dice andiamo.
Quando siamo fuori le chiedo; dove vuoi andare.
A casa portami a casa,
Perché e ancora presto sei stanca, vuoi andare a dormire.
Quanto sei ingenuo, portami a casa non voglio dormire, non subito stasera
voglio addormentarmi nelle braccia di un uomo, voglio sentirmi una
donna amata, voglio essere femmina con un pizzico di puttana, vuoi essere
tu quell’uomo.
Antonella tu sei un sogno che si avvera.
Filiamo a casa, appena chiusa la porta alle nostre spalle, freneticamente ci
spogliamo, siamo nudi in salotto, la spingo contro il muro ci baciamo e la
penetro tenendola con il culo la scopo e presto vengo, mi calmo la mollo,
mi prende per mano e mi porta in bagno ci infiliamo sotto la doccia apre
l’acqua e giochiamo con i nostri corpi ci asciughiamo alla meglio poi mi
porta in camera ci stendiamo sul letto, la lascio stesa esploro tutto il corpo
la bacio e la lecco solo adesso mi rendo conto di quanto e grande e bello il
suo seno e duro, lecco e succhio i suoi grossi capezzoli mentre con la mano
esploro la fica con tanto pelo nero ci passo le dita dentro e bagnata, scendo
sull’ombelico più giù prendo possesso della sua fica con la lingua la apro
cerco il clitoride senza togliere le dita lecco, mentre Anto e in preda ad un
orgasmo la vedo inarcare il busto per aumentare il piacere lecco e succhio
e in preda ad uno orgasmo mi tiene la testa quasi a soffocarmi si muove
come un’ossessa parla si si lecca continua non ti fermare ti prego dio come
godo, la vedo rilassarsi e mi tira su di lei, vieni mettilo dentro chiavami
non c’è la faccio più, il cazzo scivola da solo fino in fondo e prendo a
scoparla lentamente mentre lei gode, Anto girati, si gira si posiziona alla
pecorina e riprendo a scoparla, dopo dieci minuti e lei che mi dice stenditi,
mi viene sopra accompagna il cazzo in fica e mi scopa e lei che da il ritmo
vedo il suo seno danzare lo succhio Anto voglio venirti in fica, no aspetta si
leva si mette a 69 mi dice voglio sentirmi la bocca piena ti prego lecca, la
tengo per le cosce mentre lei mi fa uno di quei pompini che mi risucchia le
palle Anto vengo vengo, non smette un solo istante di succhiare fino a
quando non ha ingoiato e pulito tutto solo allora si lascia andare al mio
fianco, mi sorride adesso ci riposiamo un po poi riprendiamo ti va.
Sei tu la padrona io faccio quello che vuoi.
Poi prende il cazzo moscio gli da dei bacini e gli dice tu comportati bene,
mi viene su mi bacia, e mi dice non sono brava vero e tanto che non lo
faccio pero mi hai fatto godere hai un cazzo meraviglioso.
Antonella io ha letto sono molto esigente pretendo il massimo, hai mai
fatto sesso anale con Vito.
Ho detto che e tanto che non lo facevo non che sono vergine, io sono una
porcella voglio tutto, ti spompo tanto che non avrai voglia di fica per un
mese, promesso.
Abbiamo fatto sesso tutta la notte con brevi dormite tra una scopata e
l’altra, per poi dormire fino a tardi, mi ha svegliato con un odore di caffe
verso l’una c’era Antonella nuda con un vassoio con la colazione si e seduta
sul letto facciamo colazione e ci stuzzichiamo, sembra una dea, quando il
cazzo si risveglia lo prende in mano e mi dice voglio un po di panna e
prende a farmi un pompino e non smette fino a quando non le sborro in
bocca, mi fa vedere la bocca piena poi ingoia e subito mi infila la lingua in
bocca, mi dice e buona vero, dai pigrone alzati se vuoi farti la doccia vai
pure, possono arrivare i ragazzi.
Non avrei mai più immaginato che avrei ritrovato la gioia di avere una
donna tutta mia, essere a casa la sera ed essere contento di esserci,
essere innamorato ed essere ricambiato Antonella e la perfezione fatta
donna, questo e un inno all’amore io ho imparato a crederci, e voi?
Forse vi ho annoiato, forse e scritto malissimo ma questi sono i miei limiti.

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