La cognata

La cognata

LA COGNATA
La sera che sono andato al cinema con mia cognata mentre mia moglie guardava la televisione

Siamo a cena, io, mia moglie e sua sorella, che ci viene ogni tanto a trovare. Noi siamo ormai cinquantenni, non abbiamo figli e l’invitiamo a cena, quando ci viene a trovare. E’ una bella ragazza quarantenne ancora single, ha avuto diverse storie tutte di breve durata… stasera indossa un vestito corto con spacchi laterali che fanno vedere le cosce e un’ampia apertura sul davanti con tette in bella mostra…è seduta accanto a me e per tutta la cena non le stacco gli occhi di dosso (lei se ne accorge ma fa finta di niente), mentre mia moglie è seduta davanti e si muove di continuo per servire a tavola e controllare la Tv in salotto, sta aspettando il suo film; dopo cena, infatti, mia moglie si ritira, vuole vedere la sua telenovela preferita, non perde una puntata e non vuole essere disturbata. La cognata vorrebbe andare al cinema ma non da sola, e mi chiede di accompagnarla, io lo dico a mia moglie “***vuole che vado al cinema con lei…”, mia moglie, sapendo che la sorella è invadente, è tutta contenta, così può vedere il film in pace: “va bene…ma non fate tardi…”, usciamo, il cinema d’estate è all’aperto, ci mettiamo comodi in un angolino, il film inizia, io mi annoio un po’, ma in compenso osservo le cosce e le tette di mia cognata e aspetto l’occasione…arriva l’intervallo, lei: “ti piace il film?” io (mentendo) “si certo” lei non ci casca “non ci credo, a te che film piacciono?” “ma veramente io vorrei divertirmi al cinema, se possibile…” lei: “tipo scene di sesso?” io: “perché no?” lei: “forse ce ne sono anche questa sera…” io: “non mi pare…” “allora sei venuto per farmi una cortesia” “bè…” “a tavola non hai fatto altro che guardarmi le cosce e le tette… ” io le giro intorno “per forza…sei uno schianto…” lei mi fa: “allora, andiamo da qualche parte?…” io sorrido, le metto un braccio intorno alla vita e insieme andiamo all’auto, ormai è buio, raggiungo un posticino isolato che conosco da anni, dove vanno le coppiette, mi fermo, spengo il motore, ci sediamo sul sedile posteriore, lei: “ti piaccio vero?” io annuisco e la giro verso di me per baciarla, lei apre con malizia le gambe facendomi vedere le mutandine trasparenti e quindi la figa; lei: “la vuoi?” e io: “e tu, me la dai?… lei: “non sei affatto male, caro cognatino, ma…” “ma?” lei: “non si potrebbe” “perché non si può? a te piacerebbe no?” “bè….non so…, a me non va l’idea di fare l’amante” io: “se ti piaccio dov’è il problema? “ lei: ”non lo capisci? il problema è che io non voglio fare la ruota di scorta di mia sorella, io son più giovane e figa, mi faccio te ma lei si tiene il maritino e a me restano le briciole”, io, nonostante queste parole sono eccitato, il cazzo si sta ingrossando e non ragiono più, prendo coraggio e faccio per baciarla, lei si ritrae, si volta dall’altra parte, è combattuta: “io non ho mai avuto un uomo tutto per me, hanno voluto solo sesso da me, come fossi una puttana… anche tu….” e scoppia a piangere, io: “non fare così…non è vero… non hai incontrato l’uomo giusto…per quanto mi riguarda sono in crisi come uomo….” lei: “perché, che ti succede?” io: “passati i cinquanta ho avuto la sindrome del cinquantenne, lo sai cos’è?”, lei: “no” “a quell’età, all’improvviso un uomo perde le sue sicurezze, la moglie non gli piace più, vorrebbe l’avventura, andare a letto con le donne più giovani, ma l’erezione scarseggia., un disastro…” “veramente?” “si, è così…forse è l’equivalente della menopausa femminile…” “non ne sapevo nulla” “se ne parla pochissimo, l’uomo vive in solitudine questa fase della sua vita, si aiuta da sé in qualche maniera” lei sorride: “guardando le cosce della cognata?” sorrido anche io: “specialmente se è una figa strepitosa…” lei: “stupido…” e mi bacia con un bacio languido e lunghissimo, siamo avvilupati l’un l’altro, io le sfilo le mutandine, lei libera il cazzo che non ne può più, lo impugna che è durissimo, lo lecca, poi lo dirige verso la figa che è letteralmente fradicia, quando entra dentro abbiamo entrambi un gemito di piacere, siamo così eccitati che veniamo quasi subito, e il piacere è così forte che abbiamo un orgasmo simultaneo. Passa un lunghissimo minuto di silenzio, poi lei è presa da un attacco di panico: “oddio…e se resto incinta?” io: “magari… così divento finalmente padre… e poi tua sorella sarebbe zia.. te l’immagini? bello questo bimbo, che dici, non somiglia allo zio?……”, lei mi ascolta esterrefatta, poi scoppia e ridere come una matta.

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