Due amici si spompinano in spiaggia mentre le loro ragazze dormono

Due amici si spompinano in spiaggia mentre le loro ragazze dormono

Vi devo raccontare di quella volta che andai con Fabrizio al mare, un mio amico di infanzia, erano dieci anni che ci eravamo persi di vista, poi un giorno ci siamo ritrovati nella stessa università a Roma, i casi della vita, siamo tornati a frequentarci come ai vecchi tempi.

Entrambi abbiamo una ragazza, così le uscite a quattro sono diventate frequenti, le nostre fidanzate sono diventate molto amiche e la cosa ci aveva fatto molto piacere, in particolare, Angela, la mia ragazza non era solita legare con facilità, essendo una persona molto selettiva, ma Elena le era piaciuta fin da subito.

Comunque, era giugno e decidemmo di passare un fine settimana al mare tutti e quattro insieme, affittammo una piccola casetta vicino alla spiaggia, il primo giorno lo passammo tutti al mare, tra sole e tuffi ci divertimmo tantissimo, poi cenetta e quattro passi nel paese.

Il mattino seguente non riuscivo proprio a dormire, guardai l’orologio che segnava le cinque e mezzo del mattino, Angela dormiva profondamente, decisi di vestirmi e farmi quattro passi sulla spiaggia, passando per la cucina vidi anche Fabrizio in piedi, mi disse che nemmeno lui riusciva a dormire e decise di venire con me.

Camminammo e parlammo per una buona mezz’ora, poi ci sedemmo dietro a degli scogli, li non andava mai nessuno, lui iniziò a raccontarmi di alcuni problemi che aveva con Elena ed io gli dissi che a volte non sapevo se Angela era quella giusta per me.

Non so cosa sia stato, se l’atmosfera, se il momento di intimità o la frustrazione che entrambi provavamo nelle nostre relazioni, ma lui si avvicinò e mi baciò, inizialmente mi tirai indietro, poi sentii la sua mano sul mio cazzo che reagì rapidamente contro il mio volere.

Non avevo mai pensato a farlo con un altro uomo ma ammetto che inconsciamente avevo sempre provato attrazione per lui. Lo vidi tirarmi fuori l’uccello e prenderlo in bocca, mi spompinò lentamente, sentivo il calore della sua lingua intorno alla cappella, lo tenni per la testa e gemetti mentre lui aumentò d’intensità il lavoro di bocca fino a farmi venire, la mia sborra colò dalle sue labbra.

Anche il suo cazzo era duro, mi guardò supplichevole, non mi tirai indietro, glielo presi in bocca e gli dedicai lo stesso trattamento, un bel pompino caldo e bagnato che lo portò a un forte orgasmo.

Decidemmo di non dire niente alle nostre ragazze, ma ci promettemmo pure di continuare a fare sesso tra di noi, ed oggi a distanza di quasi un anno ancora lo facciamo segretamente.

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