Francesca, ventiseienne di Roma abusata dallo zio porco

Francesca, ventiseienne di Roma abusata dallo zio porco

Mi chiamo Francesca e sono di Roma e ho compiuto da poco ventisei anni, voglio condividere con voi la mia esperienza di abuso sessuale, il porco che mi ha scopata è il fratello di mio padre, un uomo di cinquantadue anni separato dalla moglie e molto represso.

Da quando si è lasciato, mio padre lo ha invitato spesso a casa nostra per farlo distrarre, vi assicuro che si distraeva benissimo, mi accorgevo di come guardava mia madre, una bellissima donna, che tiene molto al suo aspetto e che veste sempre in maniera seducente.

Non è una sorpresa che a mio zio piacesse mia madre, lo avevo capito da tempo e lo aveva capito anche lei, a volte sembrava giocarsi su questa e mi è sorto il dubbio che non si vestisse in quel modo anche per lui.

Comunque, un pomeriggio mio padre mi ha chiesto di passare da mio zio per lasciargli dei documenti, mi ha invitato a entrare e a bere qualcosa, ho accettato, perché era da tempo che non mi fermavo a casa sua.

Ha iniziato a farmi domande sull’università e sullo studio, poi ha buttato giù un sorso di amaro e mi ha chiesto se stessi uscendo con qualcuno, un po’ stranita ho risposto di no; poi si è avvicinato e mi ha preso per un braccio, era un po’ brillo, ho cercato di liberarmi ma mi ha stretto di più.

Mi ha sussurrato all’orecchio che erano mesi che non faceva sesso e aveva una gran voglia, mi supplicò di fargli un pompino, io mi misi a ridere pensando che scherzasse, poi mi alzai per andarmene, ma lui mi prese di forza e mi bloccò contro il tavolo della cucina, non potevo muovere le braccia.

Frettolosamente tirò fuori il suo cazzo già un po’ duro, mi fece inginocchiare e me lo mise in bocca, mi tirò i capelli e ordinò di succhiare, lo assecondai perché mi stava facendo davvero male, glielo spompinai a dovere, decisa a far finire in fretta quella tortura, invece, a un certo punto mi ha sollevata e messa a pecorina sul tavolo, mi ha allargato le gambe, scostato le mutandine da sotto la gonna che indossavo e mi ha penetrata riempiendomi completamente la figa col suo uccello.

Schiacciata dal suo corpo e impossibilitata a muovermi, ho subito il suo abuso per dieci minuti, il suo cazzo mi ha sfondata per bene, provocandomi dolore ma anche piacere, ammetto di aver avuto un orgasmo, un po’ segretamente eccitata dalla situazione, ma non gli ho dato la soddisfazione.

Lui mi ha schizzato sul culo il suo sperma, poi mi ha dato uno schiaffo su una natica e mi ha detto che ero stata una brava nipote.

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