hansel e gretel

hansel e gretel

C’era una volta un anziano taglialegna che abitava all’inizio di un bosco con la moglie che sfornava al dì ottimi dolci.
Pur essendo sereni, i due avevano atteso, senza speranza, l’arrivo di un figlio o, anche solo, di un nipote.
Una mattina, davanti alla loro finestra, nacque il bocciolo di una Stella Alpina.
Era talmente bello e delicato che i due rivolsero una preghiera mentalmente.

“Ah, come vorrei una nipotina dolce, gentile, con la pella bianca e elicata come quel fiore, e le labbra dolcie e rosee dei suoi petali che allietasse i mei giorni”!, esclamò la donna.
“E come vorrei, io, che avesse lunghi capelli biondi, occhi smeraldo, due seni giganteschi e bianchi coi capezzoli di candito, due cosce lunghe e morbide profumate di latte e mielee un culeto piccolo, alto e duro dove riporre la mia accetta nelle lunghe notti di inverno!”. pensò lui.
Il giorno seguente, al destarsi, si meravigliarono nel constatare che, al posto del fiore, svenuta com pletamente nuda , rivolta sul suo sesso, era comparsa la nipotina tanto attesa.
Ringraziando chiunque avesse fatto loro quel dono, mago o fata che fosse, Hansel si affrettò a prenderla tra le braccia ,coprndola con la sua giacca e portarla davanti al caminetto accesso che odorova d’acero, mentre Gretel le riscaldava del latte e miele caldo.
La giovane fu la risposta alle loro preghiere.
Sapeva essere dolce e gentile con la nonna.L’aiutava nella preparazione di dolcie, durante le cene, visto che la luce del camino era lieve, seduta al lato del nonno a tavola, senza farsi beccare dalla nonna, gli sfiorava sinuosamente con l’indice la sua “accetta” e lui ricambiava a,sciugandole le sudate ,calde e robuste mani sulle calde latte e miele cosce di lei.
Un giorno ,la nonna dovette recarsi in una città vicina e affidò alla ragazza la cura della acsa e del nonno!
Rincasati a casa dalla stazione, si occupò immediatamente della acsa, inizando dalla camera da letto del nono.
Per notti, lu, le fece assaggiare la crema dolce dl suo cannolo,mentre le assaporava il cadito dei suoi capezzolo e il miiele delle sue labbra.
Quando la nonna, tornata prima del previsto, li sorprese, subito andò i escandescenza!
Facendole lo sgambetto, la fecero cadere sul carrello dei dolci che spinsero nel caminetto accesso.
Quando fu estinto, tra e ceneri, il nonno trovò un seme argentato simile a quello dei fiori di Stella Alpina che infilò con due dita tra i seni dela giovane prima di prenderla tra le braccia e riportarla a letto.

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